giovedì 25 agosto 2011

Math for fun: l'unità.


La prima lezione della mia "Math for fun" non può che riguardare l'unità. E già qui cominciano i guai, anzi forse questo è il guaio più grosso. Che cos'è l'unità? E' possibile darne UNA definizione?Immagino che i filosofi si siano sbizzarriti su questo argomento.
Ciò che più mi interessa in questa fase è non pensare troppo in modo razionale ma guardare UN po' di più alle nostre emozioni e alle nostre sensazioni: tutte le volte che ci si imbatte in questi temi, almeno per me, rimane nel profondo UNA strana sensazione di non aver capito gran che di quello che si leggeva, ciò genera UNA forte insicurezza e UNA grande confusione: a questo punto si crea già la prima lacuna e il primo odio per la matematica, già si inserisce nella nostra mente UN blocco che poi ci porteremo dietro per sempre. Per me la cosa migliore da fare è non preoccuparsi troppo e andare avanti e se non si capisce tutto che importa? Non crolla mica l'universo. L'importante è capire qualcosa in modo da cominciare ad avere UNA prima tessera del puzzle, quando si avranno più tessere le metteremo assieme e comincerà ad apparire UN disegno ma non capiremo mai tutto.

Cosa sappiamo sull'unità?

Intanto vorrei far notare come noi usiamo continuamente questo concetto nel nostro linguaggio (per questo scrivo in grande tutti gli UN, UNA, UNO) il che fa pensare che o appreso o già presente nel nostro cervello il concetto di unità già lo possediamo. Tutto sommato io tendo a pensare che senza questa idea nella nostra testa non potrei argomentare UN bel niente e dunque non riuscirei neanche a parlare di unità.
Ora guardiamo alla realtà: siamo circondati da oggetti: se ci guardiamo attorno possiamo vedere: UNA persona, UN sasso, UNA casa, UNA mano, UN piede; l'idea di UNO come già detto è già presente ed è forse il primo esempio di astrazione in quanto ognuno di questi oggetti ha in comune il fatto di essere UNO; tale idea è innata e non ha bisogno di definizione, ma ha bisogno di consapevolezza: per ottenere questa invito a staccare lo sguardo dal testo, uscire da questo mondo ideale di caratteri e idee e guardare il mondo e vedere tutte le cose che ci circondano notando tutto ciò che è UNO.
Fatto?
Compreso l'UNO si può guardare ai MOLTI: anche qui cerco UNA definizione ma non mi viene niente di buono: potrei dire che i MOLTI sono un gruppo di UNI ma già sto usando in concetto di MOLTI (presente in quella di gruppo) e come prima mi perdo. Facciamo l'esercizio di prima e osserviamo i MOLTI: i fili d'erba nel prato, gli alberi in UN bosco, le auto lungo il viale, le nuvole nel cielo, i palazzi in città. Tutti questi sono esempi di MOLTI ma già qui la faccenda si complica: infatti MOLTI fili d'erba sono UN prato, MOLTI alberi sono UN bosco, MOLTI palazzi sono UNA città.
A questo punto dò UN nuovo concetto quello di DUE che preferisco chiamare COPPIA, il giochetto è quello di prima ci guardiamo attorno e vediamo le coppie presenti nel nostro mondo.

Gli antropologi, studiando delle tribù primitive ne hanno trovate alcune che hanno una matematica elementare: contano così: UNO, COPPIA, COPPIA e UNO, COPPIA e COPPIA, MOLTI. E basta non hanno altri numeri (e tutto sommato questa matematica elementare basta alla loro sopravvivenza), in altri studi si è visto come noi siamo in grado di contare a vista (senza fare uno due tre ....) gli oggetti ma solo fino a quattro, se gli oggetti sono più di quattro si deve fare uno due tre... e ottenerne il numero: ciò fa pensare che noi possediamo questa matematica elementare già presente nel nostro cervello ed è innata mentre il resto è UNA costruzione. Tale matematica innata, che è impossibile da definire, è la base su cui costruire il resto a patto di possederla ben sviluppata (il che non è così scontato).

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa funny math mi piace ogni giorno di più perchè mi mette di fronte ad un sacco di cose che non so o sulle quali forse non mi sono mai soffermata a riflettere... attendo con ansia la seconda lezione...ciao ciao

Roxy girl

gio ha detto...

letto l'unità...curiosissima di sapere come continuerà...la rima è involontaria

Cesare Vola ha detto...

A presto la prossima puntata, riguarderà i numeri e il contare.