Alcuni anni fa parlavo con una mia amica e sostenevo che si può fare un complimento ad una persona paragonandola a qualsiasi cosa; lei allora mi lanciò la sfida e mi disse di farle un complimento paragonandola ad un fagiolo: dopo qualche giorno tornai con questa poesia:
Tu sei proprio un fagiolo:
come una fresca brezza quando il caldo d’ agosto ti avvolge,
come una carezza inaspettata quando il mondo è tristezza e nebbia,
come un momento di pace in mezzo ad una tempesta,
come un pensiero illuminante in mezzo al rumore e alla confusione,
come il tempo per pensare a se stessi se tutti corrono per fingere di essere felici,
come la felicità che mi nasce dentro se sto con te,
a fagiolo sempre capiti.
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