venerdì 4 novembre 2011

Un popolo efficace.


Mentre la crisi avanza, gli interessi sul debito pubblico vanno alle stelle, e il governo mostra la sua totale inettitudine, noi italiani non facciamo altro che incazzarci contro la "casta" di ladri e corrotti che ci ha portato a questa situazione. Ovviamente la colpa di tutto è di "loro" queste persone non meglio identificate che rovinano tutta la nostra società e la nostra vita, ma nel contempo nessuno si chiede come è stato possibile che abbiamo finito col mettere al governo una cricca di puttanieri, puttane e delinquenti finanziari.
Per come la vedo io la colpa non è di "loro", ma la colpa è "nostra"; perché siamo noi il popolo che li abbiamo votati, siamo noi il popolo che gli abbiamo permesso di fare delle fortune in modo disonesto e illecito, siamo noi che abbiamo ascoltato le loro menzogne e le abbiamo accolte, siamo noi che ammiriamo le loro Ferrari e le loro ville, siamo noi che gli abbiamo permesso di impossessarsi dei mezzi di informazione; infine siamo noi che quando siamo contro a tutto questo siamo contro e basta: ci limitiamo a criticare e a sfogarci e tutto finisce lì.
Ma perché da noi non esistono persone oneste che decidono di dedicarsi al bene pubblico? Perché non ci sono persone onesto che si danno ad una attività nobile come la politica per migliorare il benessere del gente? E se ci sono persone del genere perché la gente non le vota?
La realtà è che la malattia di cui soffre la politica è una malattia nostra interiore, siamo noi che non siamo capaci di vivere felici, di condividere il pianeta con i nostri simili; siamo noi che litighiamo col vicino e non troviamo un accordo, che ci arrabbiamo coi carabinieri se ci multano perché guidiamo come dei pazzi, siamo noi che siamo in lite con i nostri famigliari e con noi stessi e la situazione politica non fa altro che riflettere tale situazione: non per niente il parlamento assomiglia sempre più a uno stadio.
Per cui la speranza non è che tutti "se ne vadano a casa" anche perché poi che succederebbe? Arriverebbe altri approfittatori a riempire il vuoto come all'epoca di tangentopoli. La speranza è che noi diventiamo un popolo efficace che opera della scelte, che si informa, che accetta la realtà per quella che è, che si impegna e che lavora positivamente per accrescere il benessere di tutti, che ammette la propria responsabilità quando le cose vanno male e impara dai propri errori per migliorare; quando avverrà ciò allora anche la politica migliorerà e finalmente manderemo al G20 dei politici di cui andare fieri.

2 commenti:

MarYna ha detto...

Ciao CESARE !come al solito sei davvero e sempre nel giusto! io credo che noi nel nostro piccolo ,nel quotidiano possiamo iniziare a cambiare il mondo...sorridendo agli altri senza giudicare per esempio per iniziare...pensando che se faccio del bene ogni giorno al mio vicino questo si potrebbe propagare, come un sassolino gettato nel lago che emana delle onde sempre piu larghe...ecc ecc
Ps.scusa il ritardo ma guardo le mail e internet solo quando ho tempo...cioè molto raramente ...

Cesare Vola ha detto...

Grazie Marina, ma perché metti la Y. Si sono d'accordo il bene si propaga e poi fare del bene conviene perché il cosmo te lo restituisce.